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Gli strumenti di tutela

Inviato da admin il 9 February 2013

1. La tutela contro la discriminazione

La legislazione italiana (Legge n. 67/2006) prevede un sistema di tutela giurisdizionale per contrastare atti discriminatori nei confronti delle persone con disabilità. Anche una norma apparentemente neutrale, se produce un effetto discriminatorio, può essere impugnata davanti al tribunale ordinario. Il giudice può ordinarne l’interruzione e disporre il risarcimento per danni patrimoniali e non patrimoniali.

2. La definizione normativa aggiornata e la valutazione di base

Il Decreto Legislativo 62/2024, entrato in vigore il 30 giugno 2024, ridisegna completamente il quadro normativo italiano:

  • Introduce una nuova definizione di “persona con disabilità”, in linea con la Convenzione ONU, secondo cui si tratta di chi presenta “durature compromissioni fisiche, mentali, intellettive o sensoriali che, in interazione con barriere ambientali, ostacolano la piena partecipazione alla società su base di uguaglianza, accertate mediante valutazione di base” .

  • Abolisce la terminologia stigmatizzante: “handicap”, “disabile”, “diversamente abile” vengono sostituiti da “persona con disabilità” o “persona con necessità di sostegno elevato o molto elevato” 

La valutazione di base, affidata in via ordinaria all’INPS, accorpa in un’unica procedura tutti gli accertamenti relativi a invalidità civile, sordocecità, inclusione scolastica e lavorativa, accesso a protesi o agevolazioni. Il procedimento deve concludersi entro 90 giorni dalla domanda (termini ridotti per minori o persone con patologie critiche) .

La fase sperimentale è attiva in alcune Province dal 1° gennaio 2025, con applicazione su tutto il territorio nazionale prevista dal 1° gennaio 2026 (successivamente posticipata al 30 novembre 2026 in alcune norme secondarie) .

3. Progetto di Vita individualizzato e partecipato

Il Decreto 62/2024 prevede che subito dopo la valutazione di base la persona venga informata del diritto all’elaborazione di un Progetto di Vita, strumento che:

  • è costruito insieme alla persona, alla famiglia e ai servizi socio-sanitari,

  • si fonda su una valutazione multidimensionale,

  • prevede misure personalizzate di sostegno, autodeterminazione e inclusione sociale 

4. Accomodamento ragionevole

Nel decreto è disciplinato anche il principio dell’accomodamento ragionevole, ossia l'obbligo dei servizi pubblici e privati di attuare misure ragionevoli, adeguate e compatibili con le risorse disponibili, per garantire pari opportunità alle persone con disabilità.

5. Strumenti patrimoniali e fiscali

La Legge 112/2016 – “Dopo di Noi”, integra la tutela patrimoniale attraverso:

  • Trust, vincoli di destinazione (art. 2645-ter c.c.) e fondi speciali;

  • Erogazioni liberali a favore di ONLUS;

  • Agevolazioni fiscali a supporto delle famiglie impegnate in progetti di autonomia per persone con disabilità grave .

6. Criticità ancora presenti

Nonostante le prospettive innovative:

  • la sperimentazione della riforma stenta a decollare, a causa della mancanza di decreti attuativi entro i termini originari e della frammentazione tra le Regioni;

  • è necessario formare il personale e sviluppare strumenti digitali adeguati perché la valutazione e l’attuazione dei progetti siano tempestive ed efficaci.


🔍 In sintesi

  • La tutela contro la discriminazione è garantita dalla Legge 67/2006.

  • Il Decreto 62/2024 ridefinisce la disabilità in chiave biopscicosociale e introduce la valutazione di base e il Progetto di Vita.

  • La terminologia è stata aggiornata a favore di un linguaggio rispettoso ed inclusivo.

  • Sono state previste misure patrimoniali e fiscali con la Legge “Dopo di Noi”.

  • Restano attuali alcune criticità procedurali e territoriali.